Il progetto RESICETS ha 4 obiettivi principali:
Per soddisfare gli obiettivi, il progetto attiva 6 azioni, a loro volta articolate in attività:
RESICETS è collegato all’iniziativa Be Part of the Mountain, coordinata da ALPARC, la Rete delle Aree Protette Alpine.
Si tratta di una campagna di comunicazione condivisa per sensibilizzare escursionisti e praticanti delle attività outdoor alla problematica degli impatti da fruizione sulle risorse naturali delle aree protette alpine, e per dare maggiore visibilità alle iniziative locali avviate nei singoli territori. Be Part of the Mountain è un progetto di cooperazione internazionale che mira a far collaborare aree protette, ONG per la tutela dell’ambiente, enti pubblici, club alpini e testimonial in tutto l’arco alpino.
L’obiettivo principale è l’innesco di comportamenti virtuosi tra i praticanti degli sport invernali, attraverso lo scambio di buone pratiche, lo sviluppo di strumenti comuni per l’aumento della consapevolezza e la divulgazione delle informazioni.
Background
Nel marzo 2016, ALPARC, insieme ad ASTERS (Associazione delle riserve naturali dell'Alta Savoia) e al Parco Naturale Regionale del Massif des Bauges, organizzò un primo seminario internazionale sul disturbo alla fauna selvatica causato dalle attività sportive invernali (Lescheraines, F). Gli esperti riuniti concordarono sul fatto che la tematica rappresenta un’istanza comune quasi ovunque nelle Alpi e necessita pertanto di un'attenzione particolare e di un'azione comune. I presenti espressero il desiderio di sviluppare azioni concrete in termini di comunicazione di sensibilizzazione a livello transalpino, all'interno della rete ALPARC. L'evento ha portato alla formazione di un gruppo di lavoro e di un comitato direttivo.
A seguito di questo evento, ALPARC ha sviluppato con successo il progetto WeWild (We Respect Alpine Wildlife), che mira a sviluppare una strategia di comunicazione congiunta e a creare i primi strumenti di comunicazione per i membri del gruppo di lavoro. Finanziato dall'Agenzia Federale per la Conservazione della Natura (BfN, Germania) con fondi del Ministero Federale dell'Ambiente, della Conservazione della Natura, dell'Edilizia e della Sicurezza Nucleare (BMUB, Germania), è stato avviato a dicembre 2016 e prosegue fino a novembre 2018.
Nel gennaio 2018, ALPARC ha lanciato l'iniziativa Be Part of the Mountain come principale risultato della strategia di comunicazione sviluppata nel progetto WeWild.
L’estate è la stagione dell’attività fisica, del movimento e delle gite fuori porta. Le montagne costituiscono un richiamo irresistibile per gli appassionati delle attività outdoor e per gli amanti della natura: scarponi, scarpe da trail running, scarpette d’arrampicata e mountain bike prendono il posto di sci e ciaspole. Per gli appassionati di montagna a 360° il “cambio di stagione” è un momento magico e affascinante. La maggior parte degli animali, in ambiente alpino, utilizza il periodo primaverile - estivo per “ricaricarsi” e prepararsi per la prossima grande sfida: l’inverno che arriverà.
La primavera e l’estate sono anche il momento in cui diverse specie (tra le quali alcune particolarmente vulnerabili (come fagiano di monte e pernice bianca) si accoppiano, danno alla luce i piccoli e li allevano. Per chi (come fagiano di monte e pernice bianca) nidifica e cova a terra, tra gli arbusti, i pericoli e gli inconvenienti non mancano. Altri animali, quali camosci, stambecchi e ungulati in genere sono più propensi a “tollerare” la presenza di escursionisti e visitatori. Ciò non vuol dire che non ci si debba comportare come ospiti educati in casa d’altri!
Oltre alle regole generali, quando vi muovete in estate, a piedi o in bicicletta, seguite queste semplici regole aggiuntive:
Recreational activities and nature conservation in the Alpine protected areas: possible
coexistence
We have witnessed major changes in Alpine tourism over the past few years. It is not just a matter of the
proliferation of new recreational and sporting activities, both in summer and in winter; growing numbers of
hikers reach remote nooks of our mountains: hiking, trail running, mountain biking in its various forms, ski
mountaineering, free riding, and snowshoeing, are increasingly widely practiced activities, favored by an
outdoor market attentive to developments related to fitness, as well as the fruition of nature. Furthermore,
the ease of access to areas that were once seldom visited, along with the availability of new technical
materials (for example, lighter skis and bikes) mean that more and more people can enter environmentally
sensitive areas.
Although this phenomenon has positive implications for the mountain economy, it is a new challenge for
the managers of the Alpine protected areas. Several studies have shown that some activities can cause
disturbance and have a negative impact on the already difficult lives of wildlife, especially during winter or
in breeding periods. Then during summer, crowding can generate problems related to the occupation of
the same areas by both the users and wildlife, as well as by farmers and managers of the pastures,
meadows, and herds. Addressing the impact of recreational activities on habitats and species of the
protected areas at the local level is an important and difficult task: in order to manage it, we need an
integrated strategy that relies on the participation of all the stakeholders involved in the local tourist supply
chain (including the users) together with an open and constructive overview. Therefore, we need adequate
information for tourists, but also training courses for local operators and adequate management and
planning tools for protected areas.
CIPRA Italy is working alongside the Ossola Protected Areas Management Body on the project "RESICETS -
Environmental Resilience of Recreational Activities in the Protected Areas of Ossola, through the
European Charter for Sustainable Tourism". This is a structured initiative that involves various players in
the local tourism supply chain concerning a path of information and awareness, as well as economic and
territorial development: in fact, the European Charter for Sustainable Tourism - CETS promotes the
certification of those tour operators (alpine guides, escorts, reception activities) who work alongside the
Park Authority for the management and reduction of the impact of recreational and tourist activities. This
ambitious and innovative initiative is one of the first activated in this field in Italy. The project, supported by
the Cariplo Foundation, has a duration of three years and includes activities ranging from monitoring of
tourism to operators' training, from activation of a tailored information campaign to the preparation of
some low-impact winter hiking trails.
RESICETS is linked to the "Be Part Of The Mountain" initiative, coordinated by ALPARC, the Alpine
Protected Areas Network. This is a shared communication campaign which aims to raise the awareness of
outdoor participants with regard to the problem and to give greater visibility to local initiatives launched in
individual areas. “Be Part of the Mountain” is a project of international cooperation that aims to bring
together protected areas, NGOs for the protection of the environment, public bodies, alpine clubs and
testimonials throughout the Alps. The main objective is the triggering of virtuous behavior among winter
sports practitioners through the exchange of good practices, the development of common tools for raising
awareness, and spreading information.
L’inverno è una stagione affascinante per frequentare la montagna: paesaggi fantastici, panorami mozzafiato e divertimento sulla neve. E gli animali? Alcuni decidono di affrontare la stagione invernale con il letargo; altri migrano - solo temporaneamente - verso climi più miti o quote più basse. Per gli altri - quelli che svernano a media - alta quota senza andare in letargo - si prospettano “tempi duri”: oltre ai pericoli oggettivi (valanghe e slavine coinvolgono anche gli animali, oltre agli esseri umani), mantenere a livelli vitali la temperatura corporea nonostante il freddo, il vento e la neve è una sfida difficile, che solo individui sani e forti riescono a sostenere:
La presenza umana, sempre percepita come un pericolo, genera negli animali diverse risposte che si traducono in diversi comportamenti di difesa, il più comune dei quali è la fuga.
La reazione al pericolo, in inverno, comporta quindi un più elevato dispendio energetico, l’abbandono delle condizioni favorevoli in cui l’animale si trovava e una generale condizione di stress che, per un essere umano, sarebbe riconducibile ad uno stato di “paura” o “panico”. Il ripetersi di queste condizioni di disturbo si ripercuotono sullo stato di salute degli individui, sulla loro resistenza a patologie e parassiti, sul successo riproduttivo. Nei casi più gravi, il perdurare di condizioni di conflitto e/o disturbo può portare gli individui (o le popolazioni) all’abbandono delle aree maggiormente vocate.
Oltre alle regole generali, quando vi muovete in inverno, a piedi, con gli sci o con le ciaspole, seguite queste semplici regole aggiuntive:
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