L'educazione ambientale
Dal 1995, anno in cui è nato, il nostro Ente promuove ed attua "IL SALTABRIC I" progetto didattico di educazione ambientale il cui scopo è la realizzazione di un pacchetto di attività didattiche con l'obiettivo educativo di favorire nei preadolescenti la crescita di una coscienza ecologica della complessità dell'ambiente naturale e della necessità degli istituti di tutela. Il Saltabric è stato elaborato da un gruppo di lavoro costituito da insegnanti, guardiaparco e naturalisti. Il Saltabric si divide a sua volta in tre diversi progetti rivolti alle scuole medie: "SALTABRIC I" per le classi prime, "SALTABRIC II" per le classi seconde e "SALTABRIC III" per le classi terze.
Nel corso degli anni il progetto "SALTABRIC I" è stato promosso ed attuato in varie scolaresche e, visto il grande riscontro nelle scuole, sono stati successivamente ideati ed attuati anche i progetti SALTABRIC II e SALTABRIC III.
L'Ente Parco nel 1999 ha, inoltre, inaugurato 4 Sentieri Natura: "Devero - Vallaro Codelago", "Giro della conca di Veglia", "Sentiero dei Fiori" e "Sentiero Glaciologico". Si tratta di itinerari di facile percorribilità, organizzati con tappe di osservazione attrezzate con pannelli esplicativi che aiutano il turista a comprendere meglio l'ambiente circostante e consentono un primo approccio alla natura del parco, per conoscerne le peculiarità geologiche, morfologiche, botaniche e della vita animale in ambienti ed ecosistemi molto diversificati, dove convivono armonicamente la secolare presenza dell'uomo e le tradizioni della cultura contadina. È stato predisposto un raccoglitore a schede dove sono raccolte tutte le riproduzioni dei pannelli ed i relativi approfondimenti, che viene venduto presso le strutture e gli operatori turistici del Parco.
Descrizione del progetto "SALTABRIC 1"
Scopo del progetto è la realizzazione di un pacchetto di attività didattiche con l'obiettivo educativo di favorire nei preadolescenti la crescita di una coscienza ecologica della complessità di un ambiente naturale e della necessità di istituti di tutela. Tale finalità educativa attua uno dei compiti istituzionali del Parco Naturale.
L'attività di educazione ambientale proposta, rivolta ad alunni, di 1° media inferiore, deve rispondere ad alcune caratteristiche:
- il coinvolgimento attivo degli alunni
- il movimento (aspetto ludico)
- l'attività sensoriale
- il divertimento ("si impara divertendosi")
A tale scopo viene scelto il camoscio come simbolo della fauna selvatica del parco e animale-guida per la comprensione di un ecosistema naturale complesso. La biologia del camoscio, il comportamento sociale e il rapporto con l'habitat costituiscono forti motivi di interesse per i ragazzi in quanto il camoscio diventa simbolo della vita libera e selvaggia sulle alte montagne; un gruppo di alunni della S.M. Bagnolini di Villadossola ha dato il nome di "Saltabric" all'animale-simbolo del gioco.
L'attività è prevista, per singola classe, nell'ambito di una mattina in orario scolastico (ore 8.00 - 13.00) e viene svolta direttamente nelle aule delle classi che fanno richiesta di partecipazione all'attività; il periodo va dal mese di dicembre al mese di aprile.
- Contatto: il contatto viene preso dalla scuola (classe) interessata che si rivolge per informazioni e prenotazione dell'attività all'ufficio dell'Ente Parco.
- Sede dell'attività: presso le aule delle classi che ne fanno richiesta oppure presso la sala didattica del Centro Visite del Parco Veglia Devero situato a Crodo.
- Collegamenti (mezzi pubblici, privati): è il personale del Parco che va direttamente e con mezzi propri presso le scuole che partecipano al Saltabric I, nel caso che l'attività venga svolta presso il Centro Visite del Parco sono le classi a dover giungere alla struttura con proprio mezzo (pulmino) oppure servendosi dell'autobus di linea tratta Domodossola - Formazza.
Descrizione del progetto SALTABRIC 2 "Gli ambienti del Parco"
1. Schede didattiche
L’insegnante divide la classe in tre/quattro gruppi di lavoro, a ognuno dei quali sono consegnate undici schede plastificate a colori in formato A3. Delle undici schede due sono introduttive (una sul territorio e l’ambiente del Parco, l’altra sui piani vegetazionali), otto sui diversi ambienti naturali del Parco (con brevi testi di facile lettura, disegni esplicativi e informazioni scientifiche sui caratteri vegetazionali e faunistici di ogni ambiente), una è specifica sul fiore. Durante questa fase, della durata di circa 45’, ogni squadra suddivide al suo interno il lavoro (prendere gli appunti allo scopo di acquisire il maggior numero di informazioni possibili per meglio affrontare la parte di gioco/verifica). I ragazzi gestiscono autonomamente questo spazio e gli operatori, coadiuvati dall’insegnante, hanno funzione di supporto esplicativo.
Nota: Saltabric 2 è più complesso del precedente Saltabric 1: agli alunni è richiesta l’individuazione delle componenti specifiche dei diversi ambienti. È consigliabile una lettura preventiva in classe dei pannelli e un primo lavoro di acquisizione di appunti di lavoro (le fotocopie delle schede sono inviate, su richiesta, alle scuole la settimana precedente l’attività).
Il contenuto delle schede
Scheda 1 = Territorio, ambiente e biodiversità
Scheda 2 = Fasce vegetazionali
Scheda 3 = Il lariceto
Scheda 4 = Il pascolo e i prati falciati
Scheda 5 = L'alpeggio
Scheda 6 = L'alneto di ontano verde
Scheda 7 = La torbiera
Scheda 8 = Le praterie alpine
Scheda 9 = Le vallette nivali
Scheda 10 = I macereti
Scheda 11 = Il fiore e l'impollinazione
2. Immagini del parco
Una presentazione in Ppt, commentata dagli operatori, su territorio e diversi ambienti naturali del Parco, per riprendere e completare gli appunti che i ragazzi hanno derivato dalle schede. Durante la proiezione o subito dopo i ragazzi possono fare domande.
3. Mostra reperti
Sono esposti diversi reperti dell’ambiente naturale di Veglia e Devero: diversi tipi di resine, pigne, rotelle d’albero, licheni e cortecce, vasetti con profumi del bosco, diversi tipi di rocce. Gli operatori spiegano ogni reperto e come imparare a riconoscerlo; rispondono alle domande degli alunni. Dopo la spiegazione i ragazzi toccano i reperti, li odorano e pongono domande.
4. Intervallo “attivo”
Durante l’intervallo, mentre i ragazzi fanno merenda, possono dialogare con gli operatori e osservare ancora i reperti. E’ un momento libero in cui i preadolescenti discutono tra loro e con insegnanti e operatori dei risultati fino allora raggiunti.
5. I “fuoriposto” (1° gioco)
Agli alunni sono forniti dei riquadri a colori (formato A3) che descrivono alcuni ambienti del Parco. Essi sono chiamati a riconoscere l’ambiente e a individuare tre elementi caratteristici. Devono pure individuare i tre elementi “fuori posto”.
6. Il Gioco dei colori (2° gioco)
In una scheda plastificata sono inserite le immagini di nove fiori. Gli alunni, sulla base delle conoscenze acquisite con la lettura delle schede didattiche e la presentazione in Ppt, devono riconoscerli in un elenco di 16 indicandone il nome corretto.
7. Il Gran Minestrone (3° gioco)
Agli alunni sono fornite due schede plastificate con le immagini di 18 “oggetti”, che devono essere abbinati agli ambienti corrispondenti. È presente un ambiente “fasullo”, all’interno del quale andranno inseriti gli “oggetti” estranei agli otto ambienti del Parco.
A ognuno di questi tre giochi è assegnato un punteggio.
8. Il gioco dell’Ecoparco (4° gioco)
Il gioco finale. Le abilità richieste sono:
· conoscenze acquisite nel corso della mattina e nel lavoro preventivo e raccolte negli appunti di gruppo.
· capacità di scelta strategica nella progressione lungo il tracciato.
Ogni gruppo ha a disposizione un pannello con il tracciato del gioco. La progressione avviene rispondendo correttamente a domande sugli ambienti, sulla fauna e sulla vegetazione del Parco e si possono, anzi si devono usare gli appunti. Si può entrare nel gioco da tre “porte” diverse, quindi ogni gruppo può fare il percorso che più ritiene opportuno. L’obiettivo è di raggiungere le tre caselle di specializzazione diventando un “professionista della natura”. Vince il gruppo che per primo riesce a conquistare le tre specializzazioni di Etologo (esperto della fauna), Botanico (esperto della vegetazione) e di Naturalista (esperto dell’ambiente). A parità di specializzazioni vincerà la squadra che avrà ottenuto il punteggio maggiore nella prima fase.
All’insegnante di Scienze sarà consegnata una serie di test per valutare il grado di apprendimento derivato dall’attività didattica svolta dalla classe.
Descrizione del progetto SALTABRIC 3
Questo progetto si propone di sviluppare lo studio degli ambienti del Parco Veglia-Devero, con particolare attenzione al delicato rapporto tra i fattori antropici e quelli naturali attraverso il contatto diretto con il territorio.
La presenza di un Parco in un'area alpina di gran pregio naturalistico come quella dell'alta Ossola, gravata nello stesso tempo dalle comuni difficoltà di sopravvivenza che affliggono le zone rurali, è un aiuto per sensibilizzare i giovani sulle reali possibilità di sviluppo, incentivo e valorizzazione delle risorse economiche e ambientali di tali distretti montani.
Il rafforzamento del senso d’appartenenza al territorio in cui si vive e il coinvolgimento emotivo dei ragazzi, saranno tanto più grandi quanto più essi saranno consapevoli della realtà che s’insegna loro a difendere.
Descrizione sintetica del progetto (abstract):
Il presente progetto si propone il completamento delle unità didattiche Saltabric I e Saltabric II già attive per le classi prime e seconde delle scuole medie della Provincia, e s’inserisce in un'ampia e ben consolidata esperienza di Educazione Ambientale condotta dal Parco in questi ultimi dieci anni.
Come emerso dalle iniziali attività di accompagnamento ed Educazione Ambientale svolta dai guardiaparco, i problemi legati alla morfologia e alla quota dell'ambiente alpino oggetto di studio consentono la fruizione scolastica limitatamente ai mesi tardo-primaverili e di inizio autunno.
Per questo motivo il proposito della prima équipe di progettazione formata da personale del Parco, guardiaparco, esperti ed insegnanti, è stato quello di elaborare un percorso che consentisse ai ragazzi di imparare divertendosi, e conoscere il “Parco” a scuola mediante un animale simbolo, il camoscio Saltabric, che avrebbe fatto da guida attraverso reperti, diapositive, suoni e giochi per un'intera mattinata.
Le prime due unità didattiche, in funzione dal 1995 per quanto riguarda le prime medie sul tema faunistico e dal 2003 per le seconde sul tema degli ambienti, hanno permesso di creare una continuità formativa nei ragazzi, tale d'aver segnato in termini di stimolo, di interesse e di comportamento la loro crescita individuale.
Tuttavia, ci si è resi conto in questi ultimi anni che la conoscenza sul campo, in aggiunta alla presentazione in aula svolta con il massimo impegno e con la vivacità degli approcci sensoriale, uditivo, olfattivo e visivo prodotti, risulta di fondamentale importanza per lo sviluppo di una coscienza ambientale.
In ambito progettuale il modulo Saltabric per le classi III si occupa del rapporto uomo-ambiente attraverso lo studio degli insediamenti nel Parco, delle attività antropiche, dell'utilizzo del territorio e l'economia silvo-pastorale.
La proposta di condurre i ragazzi di III media alla scoperta di queste realtà attraverso uscite programmate rappresenterebbe il miglior completamento per le classi che hanno deciso di aderire alle prime due unità didattiche. L'esigenza di un approccio sul campo è maggiormente evidente nei ragazzi della Provincia che sono piuttosto distanti dall'area Parco e che, per motivi culturali e/o economici, non sono ancora riusciti a beneficiare di un contatto e di una conoscenza diretta dell'area in questione, almeno come fruizione turistica con la propria famiglia.
Descrizione dettagliata del progetto:
Obiettivi:
• Acquisire una conoscenza consapevole del complesso rapporto tra l'uomo e la montagna;
• Individuare nuove vie per la formazione di una cultura per lo sviluppo sostenibile nelle aree alpine;
• Costruire e incrementare attraverso l'attività di campo lo studio del territorio in tutte le sue componenti;
• Sviluppare il senso d’identità e di appartenenza alla cultura montana;
• Privilegiare la dimensione dell'esperienza come dato di apprendimento;
• Saper analizzare i diversi aspetti dell'ambiente costruito confrontandoli con le esigenze delle persone che dai tempi passati traggono sostentamento in queste zone;
• Stimolare comportamenti corretti nei confronti dell'ambiente;
• Offrire la possibilità ai ragazzi di “praticare” il Parco per riflettere in modo completo sulle forme e i significati di un ambiente così complesso;
Contenuti:
• La piana di Devero: inquadramento morfologico dell'area e principali tipologie di rocce;
• Osservazioni legate alla morfologia glaciale e all'origine della piana;
• Le paludi relitte;
• Perché proteggere le paludi oggi;
• I pascoli e i prati, ambienti seminaturali di elevato interesse naturalistico;
• L'ambiente forestale: le laricete e le dinamiche ecologiche
• L'architettura rurale: tipologie costruttive degli insediamenti montani;
• La pietra e il legno come materiale da costruzione;
• L'alpeggio e le sue strutture produttive;
Escursione nel territorio del Parco
È previsto l'affidamento di una classe di 20-25 ragazzi ad un Accompagnatore Naturalistico abilitato. Il periodo da usufruire comprende le settimane scolastiche di settembre e ottobre, ed eventualmente le ultime settimane di maggio e la prima di giugno come giornate di recupero.
Metodologie e modalità di attuazione
I ragazzi saranno portati a conoscere, osservare da vicino, toccare, percepire quindi con vari sensi, rispettare gli elementi dell'ambiente naturale e antropico del Parco lungo l'itinerario che di fatto si presta meglio a queste funzioni per la sua dislocazione e facilità di percorso: il Sentiero Natura che dall'Alpe Devero raggiunge l'abitato di Crampiolo, attrezzato con pannelli che illustrano le peculiari caratteristiche naturali di lariceti, ontaneti, prati e pascoli. Esso offre numerosi spunti di interesse anche in merito alla presenza di zone tutelate come biotopi e Siti di Interesse Comunitario, così come previsto dalla “Direttiva 79/409/CEE” concernente la conservazione degli uccelli selvatici e dalla “Direttiva 92/43/CEE”, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e fauna selvatiche.
I ragazzi potranno avere come guide gli Accompagnatori Naturalistici abilitati ai sensi della Legge Regionale n° 33 del 2001, individuati come figura idonea alla divulgazione naturalistica.
Il progetto è riservato alle classi terze delle scuole medie della Provincia come completamento delle precedenti unità didattiche Saltabric I e II svolte in classe nelle prime e seconde medie.
Il catalogo delle proposte didattiche per l'anno scolastico 2023-2024 (e il relativo modulo di prenotazione) sono consultabili e scaricabili qui sotto tra gli allegati; per l'anno in corso troverete nel catalogo numerose altre proposte a tema: Archeologia, Geologia, proposte per attività presso ns. centro Visite di Crodo.
Dernière mise à jour: 22/01/2018 ore 16:47:18