Controllo arbusti
Sfalcio e rimozione di arbusti (in particolare mirtillo, rododendro e giovani larici) che hanno parzialmente invaso le aree a nardeto/pascolo, al fine di controllare il processo di inarbustimento delle aree a nardeto, anche a favore di Coturnice (Alectoris graeca saxatilis) e di rapaci diurni nidificanti e migratori.
Passerella
Passerella da realizzarsi in corrispondenza della torbiera del Lago delle Streghe per evitare il calpestamento da parte dei turisti, in quanto i lati Sud e Ovest della torbiera del Lago delle Streghe sono attraversati da un sentiero escursionistico percorso da un numero molto elevato di turisti durante la stagione estiva.
Il calpestamento (trampling) da parte dei turisti in aree a torbiera può avere effetti deleteri anche di lunga durata, come dimostrato da studi universitari realizzati su torbiere all’interno di parchi nazionali irlandesi (in particolare da parte dell’University College of Dublin). Il calpestamento da parte delle persone indebolisce infatti la vegetazione durante il periodo estivo, mentre le piogge e i venti autunnali ed invernali asportano tale cotica oramai quasi priva di radici e attivano processi di erosione. Alcune specie di piante (“perdenti”) tendono inoltre a sparire, in particolare muschi e sfagni, e sono sostituite da altre specie (“opportuniste”) quali giunchi e brugo.
Punti di abbeverata
Punti di abbeverata per il bestiame domestico in corrispondenza di alcune torbiere per eliminare il problema del calpestamento delle torbiere stesse da parte del bestiame.
Si tratta di abbeveratoi mobili, in legno di larice, dotati di tubature in polietilene per la loro alimentazione idrica.
Manutenzione sentieri
Manutenzione straordinaria e ripristino di alcuni tratti della rete sentieristica che attraversa gli habitat di nardeto, praterie da fieno, torbiera e soprattutto lande alpine. Con riferimento alle lande alpine (habitat che principalmente beneficerà di tale azione) gli interventi saranno realizzati soprattutto lungo i tracciati Cort du Vel – Scatta d’Orogna, Misanco – Cazzola, Impianti – Cazzola, Lago d’Avino – B.tta dei Crosi.
I sentieri che interessano il SIC saranno oggetto di azioni che mireranno a convogliare gli escursionisti su un unico tracciato, evitando la creazione di sentieri secondari, con conseguente degrado di habitat di torbiera, nardeto e praterie da sfalcio limitrofe ai sentieri ed il disturbo dell’avifauna nidificante, in particolare Pernice bianca (Lagopus mutus helveticus) e Fagiano di monte (Tetrao tetrix tetrix), a quella migratoria (rapaci diurni, Piviere tortolino) ed all’erpetofauna (soprattutto Rana temporaria all’Alpe Crampiolo).
Le azioni consisteranno nel ripristino di tratti di sentiero degradati da agenti atmosferici, nella apposizione di blocchi dissuasori lungo percorsi alternativi e nel ripristino ambientale e conseguente chiusura dei tratti “minori” di sentiero.
I turisti verranno dunque concentrati solo su tracciati ed aree di sosta non particolarmente sensibili alla presenza antropica e al calpestamento e al di fuori di abituali aree di riproduzione di Pernice bianca e Fagiano di monte.
Tale azione verrà combinata con un’azione di informazione e sensibilizzazione sull’importanza e la fragilità di tali ambienti e delle specie da essi ospitate.
Chiusura scoli di drenaggio
Chiusura di alcuni fossi e scoli di drenaggio delle torbiere presenti nella Piana di Devero, allo scopo di interrompere il drenaggio attualmente in corso nelle torbiere della Piana stessa, dove sono rappresentate le tipologie di habitat di interesse comunitario ascrivibili alle tipologie di torbiera alta attiva, torbiera di transizione e torbiera bassa alcalina.
Recinzioni temporanee (filo pastore) per torbiere
Apposizione di recinzioni temporanee a tutela di torbiere alte attive e altre tipologie di torbiere ad evitare il calpestamento e sovrapascolo da parte di bestiame domestico e di ungulati selvatici, in particolare Cervo europeo (Cervus elaphus). Vacche, capre e cervi tendono infatti ad entrare nelle torbiere (in alcuni casi torbiere alte attive) o per pascolare o per abbeverarsi.
Tale forma di calpestamento, anche se più irregolare di quella di origine antropica, comporta un notevole degrado della vegetazione superficiale, causandone in alcuni punti la totale scomparsa e la formazione di “buche fangose”.
Il sovrapascolo comporta inoltre il degrado del suolo (eccesso di nutrienti), fenomeni di erosione, la riduzione di alcune specie floristiche rare e comporta disturbo per l’erpetofauna (Tritone alpestre, Lucertola vivipara) e l’avifauna migratoria (Piro piro boschereccio).
Si tratterà di apporre in certi periodi dell’anno recinti elettrici (“filo pastore”), facilmente trasportabili, che permettono la suddivisione del terreno a parcelle, ad evitare l’accesso a tali aree al bestiame.
Tali torbiere sono localizzate in corrispondenza dei seguenti toponimi: Pian Stalaregno, Piana del Devero (in parte torbiera alta attiva), Vallaro, Alpe Sangiatto, Alpe Corbernas (torbiera alta attiva), Buscagna, Lago delle Streghe, Alpe Crampiolo (torbiera alta attiva).
L’intervento prevede la definizione di accordi con Consorzi e allevatori locali, che riceveranno per questo sovvenzioni pecuniarie dall’Ente Parco che svolgerà anche il compito di verificare che tali recinzioni vengano apposte.
Recinzioni temporanee (filo pastore) per nardeti / pascoli
Si tratta dell’apposizione di recinzioni temporanee che delimitino diversi ettari di nardeti / pascoli soggetti a sovrapascolo da parte di bestiame domestico.
Tali nardeti sono localizzati in corrispondenza dei seguenti toponimi: Sangiatto, Fontane, Buscagna, Cianciavero, Aione, Cornù, Cà d’Plet, La Balma.
L’intervento prevede in alcuni siti la definizione di accordi con allevatori locali, che riceveranno per questo sovvenzioni pecuniarie dall’Ente Parco che svolgerà anche il compito di verificare che tali recinzioni vengano apposte. Similmente all’azione relativa alle recinzioni per torbiere, si tratterà di recinti elettrici (“filo pastore”), facilmente trasportabili, che permettono la suddivisione del terreno a parcelle e favoriscono il pascolamento turnato.
L’eccessivo pascolamento da parte del bestiame comporta per alcune aree a nardeto un notevole degrado della vegetazione superficiale. Il sovrapascolo comporta inoltre il degrado del suolo (eccesso di nutrienti), fenomeni di erosione e la riduzione di alcune specie floristiche, anche di pregio (es. Arnica montana), come dimostrato da esempi in contesto alpino (Schweiggl, 1993).
Gestione naturalistica delle praterie montane da fieno
Sono previsti interventi di pulizia di vasconi e canalette e riattivazione della concimazione tradizionale e dello sfalcio di tale habitat, localizzato soprattutto a Crampiolo, Piana del Devero, Vallaro alto.
Tale azione risulta necessaria a seguito del parziale abbandono delle attività tradizionali di sfalcio del fieno e soprattutto di concimazione, che incide a sfavore della flora e dell’avifauna nidificante e migratoria che utilizza tali habitat per motivi trofici.
Attività di sorveglianza sui nardeti/pascoli, le praterie da fieno, le torbiere e le lande alpine del Parco Alpe Veglia - Alpe Devero e Zona di Salvaguardia.
Tale azione di sorveglianza verrà anche effettuata nei confronti dell’utilizzo in maniera funzionale delle recinzioni elettriche temporanee per evitare il calpestamento di alcune torbiere e nardeti da parte del bestiame domestico.
Last update: 18/04/2018 ore 16:01:27