Aree Protette dell’Ossola

Parco Naturale Alta Valle Antrona

Club Alpino Italiano – Sezioni “Est Monterosa”

 Antronapiana – 13 aprile 2019

Sala consiliare – ore 15,00

 

Nel corso del 2018 è stata possibile la rimozione di quattro “bivacchi d’amianto” sulle Alpi Pennine e Lepontine. L’iniziativa, gestita dalle Aree Protette dell’Ossola, è stata realizzata con fondi PSR 2014-2020 e con la collaborazione amministrativa di Comuni ed Unioni Montane. La prospettiva strategica è quella di certificare le Pennine e le Lepontine come “amianto free” nei bivacchi alpinistici ed escursionistici: una dimensione che proietta le nostre montagne nel futuro di compatibilità fruitiva delle Alpi, una visione pionieristica e innovativa di forte valenza ambientale.

I bivacchi sostituiti sono stati il “Farello” in Veglia, l’Antigine e il Camposecco in Antrona e il “Lanti” in Val Quarazza (Macugnaga).  I nuovi sostituiscono gli ormai vetusti bivacchi non più consoni alle normative attuali in quanto realizzato in cemento d’amianto secondo superati modelli degli anni ’70 del Novecento. Le strutture, internamente in legno e grazie ad un pannello solare dotate di illuminazione e prese USB per ricaricare cellulari e computer, propongono una nuova frontiera dell’accoglienza in montagna, moderna, salutare e di nuova concezione.

Di rilievo il “nuovo” Farello in Veglia. Essendo il vecchio bivacco posizionato a 15 minuti dalla “Cabane Monte Leone” gestita dal CAS con funzioni di alberghetto, in accordo con il CAI di Varzo, abbiamo ritenuto di posizionare il nuovo bivacco nella conca delle Caldaie, in un luogo quanto mai remoto e selvaggio, al fine di sviluppare l’arrampicata sportiva sulle pareti della zona e di agevolare la salita a Passo di Boccareccio e all’Helsenhorn. Due ulteriori iniziative rendono sempre più fruibili le nostre montagne: la realizzazione del bivacco all’alpe Lorino che permette di accorciare il tratto più lungo della GTA e il progetto di riallestimento del la capanna “E. Sella” sul versante orientale del Monte Rosa, un rifugio storico che ad oltre cent’anni dalla sua costruzione ritorna a nuova vita su montagne molto cambiate.

PROGRAMMA

Saluti istituzionali

 Interventi

Paolo Crosa Lenz

Presidente dei parchi naturali regionali dell’Ossola

Una nuova generazione di bivacchi alpini

 

Antonio Montani

Vicepresidente generale del Club Alpino Italiano

Il “nuovo” ruolo dei bivacchi e la “ricognizione” nazionale del CAI

 

Riccardo Giacomelli

CAI - Vicepresidente Commissione Centrale Rifugi e Opere Alpine

Università di Trento

Essenza Bivacco: tipo - prototipo - progetto

 

Paolo Caligaris

Dirigente del settore Opere pubbliche, Difesa del suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica della Regione Piemonte

La valorizzazione della rete del patrimonio escursionistico regionale attraverso il PSR 2014-2020

 

Bruno Migliorati

Coordinatore sezioni CAI “Est Monterosa” - Vicepresidente Consiglio Regionale CAI Piemonte

Carta Etica della Montagna.  “Uno strumento per promuovere la Culture della Montagna e valorizzarne l'economia locale”

 

Comunicazioni

 

Roberto Mocco

(progettista ditta costruttrice bivacchi)

Una nuova tecnologia al servizio dei bivacchi alpini

 

Ivano De Negri

Direttore delle Aree Protette dell’Ossola

Interventi sulla sentieristica nelle Aree Protette dell’Ossola

 

Marco Valenti

Vicepresidente Aree Protette dell’Ossola e CAI Varzo

Il nuovo bivacco di pietra all’alpe Lorino

 

Flavio Violatto

CAI Macugnaga

Nuova vita per la capanna “E.Sella” sul Monte Rosa

 

Renato Boschi

CAI Villadossola

La settimana nazionale dell’escursionismo 2019 sui monti dell’Ossola

 

 

 

 

Letztes Update: 27/03/2019 ore 13:25:54

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